Ricercatori marini in spedizione nell'Oceano Meridionale

Antartico: cambiamenti climatici e krill

I piccoli crostacei nuotatori krill e le salpe gelatinose sono al centro di una spedizione di oceanografi di Oldenburg con la nave da ricerca "Polarstern" nell'Oceano Meridionale. Sotto la direzione della biologa marina Prof. Dr. med. Bettina Meyer, dell'Istituto di Chimica e Biologia del Mare dell'Università di Oldenburg e dell'Alfred Wegener Institute Helmholtz Center for Polar and Marine Research, gli scienziati hanno iniziato a viaggiare il 17 marzo 2018 da Punta Arenas (Cile) verso la Penisola Antartica.

I ricercatori vogliono indagare su come i cambiamenti climatici influenzino gli stock di krill e salpe nella parte atlantica dell'Oceano Meridionale. I risultati dovrebbero aiutare a sostenere una pesca sostenibile del krill nella regione. La spedizione si concluderà il 6 maggio 2018 - sempre a Punta Arenas.

Il krill antartico (Euphausia superba), grande solo pochi centimetri, è una parte importante del cosiddetto zooplancton - che si trova con le correnti che guidano i piccoli animali. Svolge un ruolo centrale nella rete alimentare dell'Antartico: molti grandi predatori come balene, foche o pinguini se ne nutrono. Appartengono allo zooplancton antartico anche le salpe gelatinose dei tunicati, soprattutto Salpa thompsoni. A differenza del krill, però, questi animali a forma di barile preferiscono acque più calde e meno coperte dai ghiacci.

Mentre le popolazioni di krill sono diminuite negli ultimi anni, gli stock di salvia sono aumentati. Secondo i ricercatori, una delle cause potrebbe essere la diminuzione del ghiaccio marino nella regione a causa del riscaldamento a lungo termine. Ma gli indizi non sono ancora chiari.

I ricercatori preleveranno campioni e scatteranno foto e filmati durante la spedizione per raccogliere nuovi dati sul krill e sugli unguenti. "La spedizione fornirà dati importanti per diversi progetti di ricerca sulla biologia del krill e delle salpe e sulle interazioni ecologiche", spiega Meyer. Nell'ambito del progetto "PEKRIS", gli scienziati stanno studiando come il krill e le salpe possano adattarsi all'aumento della temperatura dell'acqua e se gli organismi differiscono nella loro capacità di adattamento. "Finora ci sono solo pochi studi, soprattutto per quanto riguarda le salpe", afferma Meyer.

Il progetto "POSER" intende fornire ulteriori informazioni: In questo caso, i ricercatori stanno studiando come l'aumento della temperatura influenzi gli stock di krill rispetto a quelli di salpe e come un cambiamento dei rispettivi stock influisca sull'intera comunità di plancton e sul flusso di carbonio.

Il progetto "KrillBIS" mira a rilevare gli stock di krill e salpe a nord della Penisola Antartica e le loro fluttuazioni a lungo termine. I risultati di tutti i progetti confluiranno in un modello matematico che gli scienziati utilizzano per prevedere come le popolazioni di krill rispondono a diversi scenari climatici.

Il loro lavoro a bordo lo hanno documentato i ricercatori nel Helmholtz-Polarstern-Blog.