Il sito di immersione P47 di Miomo è un relitto di aereo accessibile da 20 m. I subacquei possono esplorare un caccia P47 Thunderbolt ben conservato, abbattuto durante la Seconda Guerra Mondiale. L'immersione prosegue poi su diverse rocce circostanti.

Il sito di immersione di Contessa è rinomato per i suoi fondali rocciosi, la ricca biodiversità marina e la varietà del terreno, con dislivelli e grotte.

L'Acquario è rinomato per la sua ricca vita marina e le sue acque cristalline. Con profondità che vanno dai 10 ai 30 m, questo sito è ideale per subacquei di tutti i livelli. Formazioni rocciose e piccoli canyon aumentano l'interesse del sito.

Il sito di immersione di Lavasina, situato in Corsica vicino a Bastia, offre un'eccezionale esperienza immersiva ai subacquei. A una profondità compresa tra i 15 e i 25 m, questo sito presenta una topografia subacquea variegata con rocce, grotte e dislivelli.

Il sito di immersione U Rigone è uno scoglio marino al largo della costa di Erbalunga, situato a 35 m di profondità e colonizzato da una famiglia di Cernie.

Il sito di immersione Cinquini, noto anche come "Roche Cinquini", si trova appena fuori dal porto di Bastia, in Corsica. Si tratta di un magnifico picco roccioso che emerge da 22 m sotto la superficie per poi sprofondare fino a 44 m.

Questo sito si trova appena fuori dal porto: un insieme di rocce colorate a una profondità di 8-20 m. Molte specie nidificano e si nascondono qui.

Lo Scogliu, vicino a Bastia in Corsica, è un sito di immersione selvaggio e incontaminato tra i 26 e i 38 metri. I suoi rilievi rocciosi, i tunnel e le faglie ospitano una fauna variegata. L'acqua è spesso molto limpida e offre un'ottima visibilità.

Il sito di immersione Triangle è rinomato per le sue impressionanti formazioni rocciose sottomarine: la passeggiata ti condurrà tra 3 grandi rocce distanziate di alcuni metri l'una dall'altra da un campo di posidonia.Profondo dai 15 ai 35 m, è adatto a subacquei di livello intermedio o avanzato.

Questo piroscafo lungo 55 metri affondò in una notte di tempesta nel 1860, nel tentativo di raggiungere l'ingresso del porto di Bastia. Ciò che rimane oggi sono le strutture in legno e metallo, che sono state colonizzate da flora e fauna, dando alla nave un aspetto spettrale.